-COLLANA LIBRI D'ARTE-
Arpinè Sevagian
WORKS
BARBARA BERTONCELLI
sotto l'ombra della luce
dicembre 2019
​
«La fotografia come arte, come "luci ed ombre" vissute in prima persona. Il desiderio di riuscire a far trapelare, attraverso l'obiettivo, quell'interiorità che dà ad ogni viso o corpo, un identità unica e irripetibile, un'anima rivelatrice dell'essere. Dietro la macchina un desiderio insolito di parlarle, di immaginare di essere altrove e nelle sue sensazioni. Una rivelazione. L'espressione intensa che si trasmette... e tra luci ed ombre, emerge un anima che cattura l'istante. Attimi determinanti in cui scattare immediatamente per carpire l'essenza. Attimi "sfuggenti"... Catturare l'anima e immortalarla in una fotografia... perché guardarsi allo specchio è solo una visione parziale di noi. Oggigiorno nessuno dubita che un procedimento chimico/meccanico a consumazione pressoché istantanea non possa contenere in sé quell'attività intellettiva propria della creazione artistica. Se a livello teorico la distinzione fra opera fotografica e semplice fotografia comune non è così complessa, a livello oggettivo definire l'"artisticità" di un'immagine fotografica, è più controverso. L'artista che si dedica alla fotografia non lavora mai da solo, bensì in sinergia con l'essere e divenire. La ricostruzione delle ambientazioni avviene grazie al raggiungimento di un obiettivo, immortalare un passaggio, un personaggio, un luogo, e farlo in un determinato contesto, con determinate caratteristiche, luci, ombre, angolazioni e inquadrature. L'artista ci suggerisce un percorso, le sue fotografie bloccano un momento che è solo apparentemente casuale, riproposto, ripensato e in cui il solo e unico "autore" diventa colui che guarda, che ha il compito e il potere di dare un inizio e dare uno sviluppo per cui siamo solo noi gli autori della nostra storia, del nostro romanzo mentale, a creare un connubio tra "fantasie collettive e realtà». (Arpinè Sevagian, La fotografia contemporanea tra luce e ombra, 2019)